
Gilberto Galavotti e Giuliano Smacchia si diplomano nel 1987 all’Istituto Statale d’Arte di Urbino, Giuliano successivamente anche all’Accademia di Belle Arti in scenografia. Al Centro “Cipriano Piccolpasso” di Don Leonardi iniziano ad apprendere la tecnica della maiolica grazie a maestri come Vittorio Salvatori e Orazio Bindelli. Per qualche tempo producono come allievi, raggiungendo così ottimi livelli; ai primi del 1995 aprono la loro bottega, nel momento più significativo del rilancio ceramico in Urbania.
Gilberto e Giuliano sono “due gemelli” della ceramica: insieme ricercano le forme, le antiche decorazioni e gli smalti, insieme lavorano grandi manufatti, insieme conducono il loro laboratorio diventato un piccolo museo. Il periodo classico di Casteldurante e Urbino è il loro segno distintivo: producono istoriati, raffaellesche, vasi e grandi fiasche..
Casteldurante nel 1636 divenne Urbania; nel ‘600 e ‘700 valenti plasticatori e pittori proseguono la gloriosa tradizione, rinnovando l’arte con «l’eleganza delle sagome e la gentilezza dell’impasto».
In Urbania ancor oggi nelle nuove botteghe rivivono i colori e la ricchezza straordinaria dei vasi e dei piatti istoriati.
Urbania è riconosciuta nel ’94 “zona di produzione di ceramica artistica e tradizionale” dall’AICC (Associazione Italiana delle Città Ceramiche), primo comune delle Marche (Legge 188/’90).
Le ceramiche durantine sono state esposte nel ’96 al Parlamento Europeo a Strasburgo, nel ’97 alla Fiera del Turismo di Lipsia (Germania), nel 2007 a Praga, e tutt’oggi sono presenti in importanti gallerie d’arte e nelle più note fiere, italiane ed estere, del settore turismo e cultura.
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